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giovedì 1 novembre 2012

Halloween:la storia


Halloween

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Halloween
Jack-o'-Lantern 2003-10-31.jpg
Tipo di festaprofana / religiosa
Data31 ottobre
Celebrata inStati Uniti e molti altri Paesi del mondo.
ReligioneCristianesimo Neopaganesimo
Avvenimento celebratoVigilia di Ognissanti (Cristianesimo), Inizio dell'inverno, Culto dei defunti, Inizio del nuovo anno, la venuta dello spirito della morte chiamato Samhain,(Neopaganesimo)
Altri nomiVigilia di Ognissanti,
Halloween (o Hallowe'en) è una festività che si celebra principalmente negli Stati Uniti la notte del 31 ottobre e rimanda a tradizioni antiche della cultura celtica e anglosassone. Oggi è diffusa anche in altri Paesi del mondo e le sue caratteristiche sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa chiedendo dolcetto o scherzetto (in passato tradotto in italiano anche con "Offri o soffri?"[1]). Elemento tipico della festa è la simbologia legata al mondo dell’occulto, tradotta sotto forma di immagini macabre tra cui le zucche intagliate di jack-o'-lantern.

Indice

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Storia

Lo storico Nicholas Rogers, ricercando le origini di Halloween, nota che mentre "alcuni studiosi hanno rintracciato le sue origini nella festa romana dedicata a Pomona - dea dei frutti e dei semi - o nella festa dei morti chiamata Parentalia, Halloween è più tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain, originariamente scritto Samuin (pronunciato sow-an o sow-in)".[2] Il nome della festività, mantenuto storicamente daiGaeli e dai Celti nell'arcipelago britannico, deriva dall'antico irlandese e significa approssimativamente "fine dell'estate".[2][3][4]
Secondo il calendario celtico in uso 2000 anni fa tra i popoli dell’Inghilterra, dell’Irlanda e della Francia settentrionale, l’anno nuovo iniziava il 1° novembre. Questo giorno coincideva con la fine della stagione calda, celebrata la notte del 31 ottobre con la festa di Samhain. Per un popolo essenzialmente agricolo come i Celti, l’arrivo dell’inverno era associato all’idea della morte e si credeva che gli spiriti esercitassero il loro potere sui raccolti dell’anno nuovo. La festa di Halloween è dunque legata al mondo della natura, per quanto lo spiritismo apparisse contrario ai principi del Cristianesimo che si stava diffondendo nel nord Europa. Nell'VIII secolo, Papa Gregorio III spostò la data di Ognissanti dal 13 maggio al 1° novembre facendola seguire dalla Commemorazione dei Defunti, creando così una continuità cristiana con la festa di Samhain allo scopo di scalzarla dalla cultura popolare (la festa del 1° novembre divenne di precetto nell’840).
Secondo l'Oxford Dictionary of English folklore: "Certamente Samhain era un tempo per raduni festivi e nei testi medievali irlandesi e quelli più tardi del folclore irlandese, gallese e scozzese gli incontri soprannaturali avvengono in questo giorno, anche se non c'è evidenza che fosse connesso con la porte in epoca precristiana, o che si tenessero cerimonie religiose pagane."[5]
I miti irlandesi che menzionano Samhain furono trascritti dai monaci cristiani tra il X e l'XI secolo, cioè circa 200 anni dopo che la Chiesa Cattolica aveva inaugurato il giorno di Ognissanti ed almeno 400 anni dopo che l'Irlanda era stata cristianizzata.[5]
Halloween in Irlanda in un quadro di Daniel Maclise (1832): Snap-Apple Night (pesca della mela e giochi divinatori presso Blarney).
Negli ultimi anni, comunque, la festività di Halloween ha preso un carattere molto più consumistico e moderno. Festeggiamenti che durano interi weekend sono ormai tipici in tutti gli stati di influenza anglofona. Così quindi in Stati Uniti, Irlanda, Australia e Regno unito, Halloween viene festeggiato come una "festa del costume", dove party in maschera e festeggiamenti tematici superano il tipico valore tradizionale del "dolcetto o scherzetto", per dar vita ad una nuova tradizione di divertimento, tipica di una gioventù cresciuta.

Origine del nome

La parola Halloween è attestata la prima volta nel XVI secolo, e rappresenta una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Even, cioè la notte prima di Ognissanti (in inglese arcaico All Hallows Day, moderno All Saints).[6] Sebbene il sintagma All Hallows si ritrovi in inglese antico(ealra hālgena mæssedæg, giorno di messa di tutti i santi), All-Hallows-Even non è attestato fino al 1556.[6]

Simboli

La sera del 31 ottobre nella vecchia Inghilterra.
Il presidente Kennedy ad Halloween nel 1963.
Lo sviluppo di artefatti e simboli associati ad Halloween si è andato formando col passare del tempo. Ad esempio l'intaglio di jack-o'-lantern (tipiche zucche nelle quali si intagliano volti spaventosi) risale alla tradizione di intagliare delle rape e farne delle lanterne per ricordare le anime bloccate nel Purgatorio.[7] La rapa è stata usata tradizionalmente ad Halloween in Irlanda e Scozia,[8] ma gli immigrati in Nord America usavano la zuccaoriginaria del posto, che era disponibile in quantità molto elevate ed era molto più grande – facilitando il lavoro di intaglio.[8] La tradizione americana di intagliare zucche risale al 1837[9] ed era originariamente associata con il tempo del raccolto in generale, venendo associata specificatamente ad Halloween verso la seconda metà del Novecento.[10]
Il simbolismo di Halloween deriva da varie fonti, inclusi costumi nazionali, opere letterarie gotiche e horror (come i romanzi Frankenstein e Dracula) e film classici dell'orrore (come Frankenstein e La mummia).[11] Tra le primissime opere su Halloween si ritrovano quelle del poeta scozzese John Mayne che nel 1780 annotò sia gli scherzi di Halloween in "What fearfu' pranks ensue!", sia quanto di soprannaturale era associato con quella notte in "Bogies" (fantasmi), influenzando la poesia Halloween dello scrittore Robert Burns.[12] Prevalgono anche elementi della stagione autunnale, come le zucche, le bucce del grano e gli spaventapasseri. Le case spesso sono decorate con questi simboli nel periodo di Halloween.
Il simbolismo di Halloween include anche temi come la morte, il male, l'occulto o i mostri mitologici.[13] Nero e arancione sono i colori tradizionali di questa festa.

Simbolismo del "dolcetto o scherzetto?"

Dolcetto o scherzetto in Svezia.
Fare dolcetto o scherzetto è un'usanza di Halloween. I bambini vanno in costume di casa in casa chiedendo dolciumi come caramelle o qualche spicciolo con la domanda "Dolcetto o scherzetto?". La parola "scherzetto" è la traduzione dell'inglese "trick", una sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà se non viene dato alcun dolcetto ("treat"). "Trick or treat" (dolcetto o scherzetto) in realtà significa anche "sacrificio o maledizione". [14]

La pratica del travestirsi risale al Medio Evo e si rifà alla pratica tardomedioevale dell'elemosina, quando la gente povera andava porta a porta adOgnissanti (il 1º novembre) e riceveva cibo in cambio di preghiere per i loro morti il giorno della Commemorazione dei defunti (il 2 novembre). Questa usanza nacque in Irlanda e Gran Bretagna,[15] sebbene pratiche simili per le anime dei morti sono state ritrovate anche in Sud Italia.[16]Shakespeare menziona la pratica nella sua commedia I due gentiluomini di Verona (1593), quando Speed accusa il suo maestro di "lagnarsi come un mendicante ad Hallowmas [Halloween]."[17]

Prospettive religiose ed educative oggi

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi le voci Ognissanti e Samhain.

Halloween e la cristianità

Gli atteggiamenti cristiani verso Halloween sono diversi. Nella Chiesa Anglicana alcune diocesi hanno scelto di enfatizzare le tradizioni cristiane del giorno di Ognissanti,[18][19] mentre alcuni altri protestanti celebrano la festività come Giorno della Riforma, un giorno per ricordare la Riforma Protestante.[20][21] PadreGabriele Amorth, un esorcista nominato a Roma dal Vaticano, ha detto che "Festeggiare la festa di Halloween e' rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona." [22]. In anni più recenti, l'Arcidiocesi di Boston ha organizzato una "Festa Santa" in questo giorno cercando di portare la festa alle sue radici cristiane. Molti artisti, organizzatori e partecipanti hanno detto che Saint Fest è una celebrazione della notte prima di Ognissanti o "All Hallows Eve".[23] La chiesa protestante si pronuncia contraria a Halloween, e lo considera una festa di carattere religioso e mistico, ma non cristiano, la cui origine risale ai popoli celtici. Gli evangelici dicono "in questo giorno si spera che il misterioso, diabolico e occulto conviva con gli umani. Al giorno d’oggi, nel mondo intero, Halloween è la festa più importante dell’anno per i seguaci di Satana. In più il 31 ottobre è l’inizio del nuovo anno secondo il calendario delle streghe." Il "World Book Enciclopedia" afferma che è l’inizio di tutto ciò che è "cold, dark and dead": freddo, nero e morte.[24] Alcuni cristiani, in modo particolare dei popoli celti, da cui ha origine la leggenda di Hallloween, non ascrivono ad esso un significato negativo, vedendolo come una festa puramente secolare dedicata al celebrare "fantasmi immaginari" e a ricevere dolci. Per questi cristiani, Halloween non costituisce una minaccia per la vita spirituale dei bambini: gli insegnamenti sulla morte e la mortalità e le credenze degli antenati celti possono essere una lezione di vita valida e una parte dell'eredità dei loro parroci.[25] Nella Chiesa Cattolica c'è chi ritiene che Halloween abbia delle connessioni col Cristianesimo[26] e le celebrazioni di Halloween sono comuni nelle scuole parrocchiali cattoliche nel Nord America ed in Irlanda.
In generale comunque il cristianesimo non approva Halloween e rigetta la festività, in quanto ritiene che il paganesimo, l'occulto, o altre pratiche e fenomeni culturali giudicati incompatibili con le loro credenze. Per molte chiese cristiane le origini di Halloween sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo, per questo esso porta all'influsso occulto nella vita delle persone. L'enfasi di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni. E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo.[27] Una risposta tra alcuni fondamentalisti e chiese evangeliche conservatrici in anni recenti è stato l'uso di opuscoli, o brevi fumetti per usare la popolarità di Halloween come un'opportunità per l'evangelismo.[23] In conclusione i lcristianesimo considera in generale Halloween come completamente incompatibile con la fede cristiana,[28] essendo la celebrazione della notte delle streghe ritenuta contraria ai principi biblici.

Paganesimo

Il neopaganesimo celtico considera questo periodo come un tempo sacro.[29] I ricostruzionisti del paganesimo celtico ed altri che mantengono costumi ancestrali fanno offerte agli dei e agli antenati.[29]
È comunque da precisare che Halloween si configura in maniera del tutto diversa dall'originale festività pagana celtica di Samhain, che i neopagani continuano a celebrare nella sua forma originaria.

Il credo di Halloween secondo le usanze italiane

Differentemente da come viene festeggiata sia in America, sia in altri parti del mondo, Halloween in Italia racchiude una ricca storia piena di occultismo e leggende, che portano il popolo italiano ad evitare varie forme che spesso suscitano il satanismo.[senza fonte]
In Sardegna è conosciuta come Is Animmeddas, Su mortu mortu, Su Peti Cocone, Su Prugadoriu o Is Panixeddas a seconda delle zone ed è una tradizione antichissima.[30]
In Puglia, in specifico ad Orsara di Puglia, un piccolo paese montano della provincia di Foggia, la notte tra l'1 ed il 2 di novembre si celebra l'antichissima notte del "fucacost" (fuoco fianco a fianco): davanti ad ogni casa vengono accesi dei falò (in origine di rami secchi di ginestra) che dovrebbero servire ad illuminare la strada di casa ai nostri cari defunti (in genere alle anime del purgatorio) che in quella notte tornano a trovarci. Sulla brace di questi falò, poi, viene cucinata della carne che tutti insieme si mangia in strada e si offre ai passanti. Nella giornata dell'1, nella piazza principale, si svolge, inoltre, la tradizionale gara delle zucche decorate (definite le "cocce priatorje" - le teste del purgatorio).

Note

  1. ^ Ad esempio nella traduzione della serie televisiva "Vita da strega"
  2. ^ a b Rogers, Nicholas (2002). "Samhain and the Celtic Origins of Halloween". Halloween: From Pagan Ritual to Party Night, pp. 11–21. New York: Oxford Univ. PressISBN 0-19-516896-8.
  3. ^ Salomonsen, Jone (2002). Enchanted Feminism: Ritual, Gender and Divinity Among the Reclaiming Witches of San Francisco, p.190. New York: RoutledgeISBN 0-415-22392-X.
  4. ^ Ellwood, Robert S; McGraw, Barabara A. (1999). Many Peoples, Many Faiths: Women and Men in The World Religions, p. 31. Prentice HallISBN 0-13-010735-2
  5. ^ a b HUTTON, RONALD, The Stations of the Sun: A History of the Ritual Year in Britain (Oxford: Oxford University Press, 1996)
  6. ^ a b The Oxford English Dictionary, 2nd, Oxford, Oxford Univ. Press, 1989. ISBN 0-19-861186-2
  7. ^ Rogers, Nicholas (2002). Halloween: From Pagan Ritual to Party Night, pp. 29, 57. New York: Oxford University Press. ISBN 0-19-516896-8.
  8. ^ a b The Oxford companion to American food and drink p.269. Oxford University Press, 2007. Retrieved February 17, 2011
  9. ^ Nathaniel Hawthorne, "The Great Carbuncle," in "Twice-Told Tales", 1837: Hide it [the great carbuncle] under thy cloak, say'st thou? Why, it will gleam through the holes, and make thee look like a jack-o'-lantern!
  10. ^ As late as 1900, an article on Thanksgiving entertaining recommended a lit jack-o'-lantern as part of the festivities. "The Day We Celebrate: Thanksgiving Treated Gastronomically and Socially," The New York Times, November 24, 1895, p. 27. "Odd Ornaments for Table," The New York Times, October 21, 1900, p. 12.
  11. ^ Rogers, Nicholas (2002). "Halloween Goes to Hollywood". Halloween: From Pagan Ritual to Party Night, pp. 103–124. New York: Oxford University Press. ISBN 0-19-516896-8.
  12. ^ Thomas Crawford Burns: a study of the poems and songs Stanford University Press, 1960
  13. ^ Simpson, Jacqueline All Saints' Day in Encyclopedia of Death and Dying, Howarth, G and Leeman, O (2001)London Routledge ISBN 0-415-18825-3, p.14 Halloween is closely associated in folklore with death and the supernatural.
  14. ^ Buonaiuto, Aldo (2011). "La trappola delle sette". pp. 89. editore: Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII - Editore Sempre. ISBN 978-88-89807-23-1.
  15. ^ Nicholas Rogers, Halloween: From Pagan Ritual to Party Nightkl, Oxford University Press, 2001, 28–30. ISBN 0-19-514691-3
  16. ^ "Ask Anne", Washington Post, Nov. 21, 1948, p. S11.
  17. ^ Atto 2, Scena 1.
  18. ^ Bishop Challenges Supermarkets to Lighten up Halloween. The Church of England. URL consultato in data 28 ottobre 2009.
  19. ^ Halloween and All Saints Day. newadvent.org, n.d.. URL consultato in data 22 ottobre 2006.
  20. ^ Reformation Day. URL consultato in data 22 ottobre 2009.
  21. ^ Reformation Day: What, Why, and Resources for Worship. The General Board of Discipleship of The United Methodist Church, 21 ottobre 2005. URL consultato in data 22 ottobre 2006(archiviato dall'url originale in data 23 febbraio 2007)
  22. ^ [1] editriceshalom.it.
  23. ^ a b Salem 'Saint Fest' restores Christian message to Halloween. www.rcab.org, n.d.. URL consultato in data 22 ottobre 2006(archiviato dall'url originale in data 29 settembre 2006)
  24. ^ [2] Tuttoevangelo.com.
  25. ^ Feast of Samhain/Celtic New Year/Celebration of All Celtic Saints November 1. All Saints Parish, n.d.. URL consultato in data 22 novembre 2006.
  26. ^ Halloween’s Christian Roots AmericanCatholic.org. Retrieved on October 24, 2007.
  27. ^ Halloween by Sandro Ribi.
  28. ^ "Trick?" or "Treat?"—Unmasking Halloween. The Restored Church of God, n.d.. URL consultato in data 21 settembre 2007.
  29. ^ a b A to Z of Halloween. The Limerick Leader, 29 ottobre 2009. URL consultato in data 29 ottobre 2009.
  30. ^ Su Mortu Mortu, contsu.it

Bibliografia

  • Jack Santino (ed.), Halloween and Other Festivals of Death and Life, University of Tennessee Press, 1994. ISBN 0-87049-813-4
  • Lesley Bannatyne, Halloween: An American Holiday, An American History, Facts on File (1990, Pelican Publishing Company, 1998. ISBN 1-56554-346-7
  • Diane C. Arkins, Halloween: Romantic Art and Customs of Yesteryear, Pelican Publishing Company, 2000. ISBN 1-56554-712-8
  • Phyllis Galembo, Dressed for Thrills: 100 Years of Halloween Costumes and Masquerade, Harry N. Abrams, Inc., 2002. ISBN 0-8109-3291-1
  • Nicholas Rogers, Halloween: From Pagan Ritual to Party Night, Oxford University Press, USA, 2002. ISBN 0-19-514691-3
  • Lisa Morton, The Halloween Encyclopedia, McFarland & Company, 2003. ISBN 0-7864-1524-X
  • Diane C. Arkins, Halloween Merrymaking: An Illustrated Celebration Of Fun, Food, And Frolics From Halloweens Past, Pelican Publishing Company, 2004. ISBN 1-58980-113-X
  • Lesley Bannatyne, A Halloween Reader. Stories, Poems and Plays from Halloweens Past, Pelican Publishing Company, 2004. ISBN 1-58980-176-8
  • Editha Hörandner (ed.), Halloween in der Steiermark und anderswoVolkskunde (Münster in Westfalen), LIT Verlag Münster, 2005. ISBN 3-8258-8889-4
  • Jean Markale, Halloween. Storia e tradizioni, Torino, L'Età dell'Acquario, 2005. ISBN 978-88-7136-219-9

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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martedì 30 ottobre 2012

Preghiera per la canonizzazione del Beato Vincenzo Romano

Signore Gesù,alla Chiesa hai voluto donare il parroco Vincenzo Romano,che ha fatto dell'annuncio del Vangelo la sostanza della sua stessa vita.Il suo esempio di fede salda,di speranza viva e di carità instancabile ed operosa parla ancora al nostro cuore,facendoci riscoprire la bellezza di contemplare il tuo volto nella preghiera e nel servizio d'amore che allevia le miserie del mondo.Fa che egli venga venerato allo stesso modo dei santi canonizzati dalla Chiesa.Ascolta le richieste di tutti coloro che cercano la sua intercessione,particolarmente la grazia che ora imploro....Rendi come lui tutti i pastori del tuo gregge affinchè esso possa essere nutrito dal buon pascolo della parola e dei sacramenti.Chiediamo questo nel tuo nome e per intercessione di Maria Santissima,Madre tua e dell'intero popolo di Dio.Amen.


lunedì 29 ottobre 2012

Riflessioni sul Cristianesimo

Cari fratelli e sorelle,sono qui al computer per meditare su alcuni aspetti del Cristianesimo,dunque su argomenti che riguardano preminentemente il Nuovo Testamento."Quando venne la pienezza dei tempi,Dio inviò il suo unico Figlio nato da donna,nato sotto la Legge,per salvare coloro che erano sotto la Legge"...questo ce lo dice San Paolo.La Legge di cui si parla è la Legge di Mosè;Cristo non è venuto ad abrogare tale Legge,ma a completarla:per la durezza del cuore degli uomini vigeva la legge del taglione,occhio per occhio dente per dente.Ma Gesù ci insegna,invece,a benedire ed a pregare per i nostri amici,addirittura porgendo l'altra guancia in caso di percosse.L'Amore  con la A maiuscola dunque,come comandamento supremo:bisogna amare Dio con tutte le nostre forze e ,di conseguenza,amare il prossimo come se stessi.Il giudizio universale si baserà proprio su quanto abbiamo amato nella vita terrena:Cristo ci ha insegnato a vivere ed ad amare;Egli è il nostro Maestro di Vita ed è Lui che dobbiamo seguire per rimanere sulla retta via,per giungere un giorno a contemplare il suo Volto Santo ,cantando le sue lodi per l'eternità.La vita di Gesù,dalla sua nascita fino alla Risurrezione,rappresenta il prototipo di vita a cui ognuno è tenuto a conformarsi per poter possedere le realtà eterne.Buona vita a tutti!!!


mercoledì 24 ottobre 2012

Liturgia delle ore


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La liturgia delle Ore è la preghiera ufficiale della Chiesa Cattolica. Consiste nel canto di salmicantici e inni, con l'aggiunta di preghiere e letture dalla Sacra Scrittura. Essa, secondo la stessa Chiesa, è partecipazione sacramentale alla preghiera personale di Gesù Cristo: egli continua incessantemente a pregare e lodare il Padre nella preghiera della Chiesa.

Indice

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Articolazione [modifica]

Le preghiere sono previste in diverse ore della giornata, articolata nelle ore canoniche. Le due ore principali sono:
  • le Lodi Mattutine, che si celebrano all'inizio della giornata;
  • Vespri, che si celebrano alla sera, solitamente all'imbrunire o prima di cena.
Comprende anche altre ore minori:
  • l'Ufficio delle Letture (un tempo detto Mattutino), che non è legato ad un'ora prestabilita, ma può essere celebrato in qualunque ora della giornata, e che è caratterizzato da una lettura biblica lunga e da un'altra lettura tratta dai Padri della Chiesa;
  • l'Ora media (Terza, Sesta e Nona che corrispondono alle 9, alle 12 e alle 15)
  • la Compieta (prima di andare a dormire).
È articolata in un ciclo di quattro settimane (il Salterio), nel quale si recitano quasi tutti i salmi. Lo schema della Compieta è invece articolato su una sola settimana.

Struttura [modifica]

La prima ora che si recita nella giornata (sia essa l'Ufficio delle Letture o le Lodi Mattutine) è preceduta dalla recita del salmo invitatorio con la sua antifona, che si ripete tra le strofe.
A parte ciò, ogni ora si apre con un versetto ("O Dio, vieni a salvarmi" - "Signore, vieni presto in mio aiuto", tratto dal salmo 69), a cui segue il Gloria al Padre.
Viene poi un inno, tratto dalle composizioni poetiche di origine ecclesiale.
Si continua quindi con la recita di tre salmi:
  • nelle ore maggiori i salmi sono scelti in maniera che si adattino al corrispondente momento della giornata;
  • nelle Lodi Mattutine al secondo posto c'è un cantico dell'Antico Testamento, mentre nei Vespri al terzo posto c'è un cantico del Nuovo Testamento;
  • nell'Ufficio delle Letture si recita spesso un solo salmo più lungo ripartito in tre parti;
  • nell'Ora Media al primo posto c'è molti giorni una sezione alfabetica del Salmo 118. Inoltre sono situati in questa ora i cosiddetti salmi processionali;
  • nella Compieta c'è un solo salmo (due nello schema del sabato e in quello del mercoledì).
Ogni salmo o parte di salmo è introdotto da un'antifona, che ha la funzione di orientare la preghiera al contenuto del salmo; al termine del salmo, salvo ove diversamente indicato, si recita la dossologia Gloria al Padre. L'antifona si recita di nuovo dopo il Gloria al Padre o comunque alla fine dello stesso salmo.
Ai Salmi segue una lettura biblica breve (nella maggioranza delle ore) o lunga (nell'Ufficio delle Letture) con il suo responsorio.
Nelle ore maggiori (lodi e vespri) appare poi un cantico tratto dal Vangelo:
  • il Benedictus o Cantico di Zaccaria nelle Lodi;
  • il Magnificat o Cantico della Beata Vergine Maria nei Vespri.
Nell'ora di Compieta è inserito inoltre il Nunc dimittis o Cantico di Simeone. Il cantico è introdotto e seguito dalla sua antifona.
Infine le Lodi si concludono con un gruppo di invocazioni, e i Vespri con le corrispondenti intercessioni, a cui fa seguito il Padre nostro. Tutte le ore terminano con l'orazione finale.

Rito Ambrosiano [modifica]

Il rito ambrosiano presenta una scansione liturgica più diversificata di quello romano.
Ufficio delle letture
  • Si apre con il versetto d’introduzione ("signore apri le mie labbra,e la mia bocca proclami la tua lode", segue il salmo 94 con la sua antifona ripetuta poi dopo ogni versetto ).
  • c'e poi l'inno. si procede con la Salmodia composta da tre salmi
  • sono poi previste due letture, una biblica e una patristica o agiografica;
  • se all’Ufficio della letture non seguono immediatamente le Lodi, si conclude con l’orazione propria del giorno e con l’acclamazione: “Benediciamo il Signore” – “Rendiamo grazie a Dio”.
Lodi mattutine
  • si apre con Il versetto introduttivo "o Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto" e viene recitato solo se la celebrazione delle Lodi non segue l’Ufficio delle letture;
  • segue l'inno;
  • poi la Salmodia che si compone di due salmi e un cantico con le loro antifone,
  • a conclusione della salmodia, si legge un lettura breve, il responsorio breve cui fa seguito il cantico di zaccaria con la sua antifona; le invocazioni il padre nostro e infine l'orazione conclusiva.
Ora media (Terza – sesta – nona)
  • Il versetto introduttivo è lo stesso utilizzato per l’Ufficio delle letture e per la recita delle Lodi mattutine;
  • quindi si recita un inno adatto all’ora, la salmodia che comprende tre salmi (o parti, se si tratta di salmi più lunghi); quasi ogni giorno è proposta la recita di una sezione del salmo 118;
  • si continua con una Lettura breve accompagnata dal Responsorio breve;
  • si termina con un’Orazione e con l’acclamazione conclusiva come nell’Ufficio delle letture.
La recita delle ore Terza, Sesta, e infine Nona in quanto concludono con il tardo pomeriggio l´orario e facoltativo, non dopo le ore diciassette previste per l´inizio della recita dei Vespri.
Vespri
  • Si inizia con “o Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto”
  • quindi si dice subito l’inno, cui fa seguito, quando necessario,
  • segue la salmodia (nelle domeniche, nelle ferie e nelle memorie: due salmi o due parti di un salmo più lungo, con le loro antifone; nelle solennità e nelle feste: un salmo, a cui si aggiungono i salmi 133 e 116) e l’unica dossologia finale (Gloria al Padre);
  • terminata la salmodia, si recita la prima orazione; poi, tranne nei venerdì di Quaresima e nelle ferie della Settimana santa, si esegue solennemente, con la propria antifona, il Cantico del Magnificat;
  • al termine si recita la seconda orazione e si fa la Commemorazione del Battesimo (tranne che nella Settimana santa). Questa Commemorazione consiste, per le domeniche, le feste e le solennità del Signore, nella recita di un cantico del nuovo Testamento con la propria antifona. Per le solennità e le feste dei Santi, si recita una sallenda in onore del santo, ripetuta due volte, con interposta la dossologia alla Trinità. Negli altri giorni si recita, invece, un responsorio. Segue sempre un’orazione;
  • si termina dicendo le intercessioni, recitando il Padre Nostro e con un saluto di congedo (nella celebrazione pubblica o comune, presieduta dal sacerdote o dal diacono, c’è il saluto “Il Signore sia con voi”, come nella Messa, seguito dall’invito “Andiamo in pace”. “Nel nome di Cristo”. Nella celebrazione personale o in assenza del sacerdote o del diacono – “Il Signore ci benedica e ci custodisca”. “Amen”).
Compieta
Con la compieta delle ore ventuno si chiude la Liturgia orante quotidiana. Ed è altresi facoltativo l´orario per le orazioni liturgiche notturne che dovranno concludersi prima e non oltre le ore quattro mattutine.
  • Al versetto introduttivo, comune alle altre ore liturgiche.
  • quindi si dice l’inno adatto e la salmodia;
  • si prosegue con la Lettura breve seguita dal Responsorio; quindi si dice il Cantico evangelico Nunc dimittis con la sua antifona;
  • si conclude con un’orazione e con la recita di una delle Antifone alla Beata Vergine Maria;
  • alla fine della Compieta, si può fare l’esame di coscienza;
  • nella celebrazione pubblica, si conclude con l’invito: “Dormiamo in pace”. “Vigiliamo in Cristo”.
Il rito ambrosiano, inoltre, prevede diverse eccezioni e particolarità per quanto riguarda periodi particolari dell’anno (Avvento, Natale, Quaresima, Tempo di Pasqua, ecc.), tutte regolate dai “Principi e norme per la liturgia ambrosiana delle ore”.

Chi celebra la Liturgia delle ore [modifica]

Moderno breviario romano con Liturgia delle Ore
Alla celebrazione della Liturgia delle ore nella sua forma integrale sono tenuti i presbiteri e i vescovi. Per quanto riguarda i diaconi si chiede unicamente la recita delle ore maggiori (Lodi mattutine, Vespri e Compieta) nel caso in cui siano diaconi permanenti, mentre è prescritta la recita dell'intera Liturgia delle Ore, al pari dei presbiteri diocesani, se sono transeunti, cioè diaconi temporanei destinati al sacerdozio.
Il Concilio Vaticano II ha invitato però lodevolmente anche i fedeli alla celebrazione almeno delle ore principali. Per questo motivo, quello che una volta era il breviario è stato molto semplificato rispetto ai tempi passati.
Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Breviario.
La Liturgia delle Ore ha lo scopo di aiutare il Cristiano a vivere in Cristo la giornata, santificandone i vari momenti. Viene recitata sia nei luoghi diculto, in maniera comunitaria, sia in maniera personale nella liturgia domestica.

Storia [modifica]

La Liturgia delle ore trae la sua origine dal precetto di Gesù di pregare senza interruzione (Luca 18,121,3622,40; cfr. 1Tes 5,17Ef6,18).
In ambito monastico nacque quindi l'usanza di riunirsi, in vari momenti della giornata, per pregare insieme. Con la riforma di san Benedetto viene codificata espressamente per i monaci la celebrazione in varie ore della giornata secondo il conteggio dei Romani.
Le ore diurne erano quindi Lodi (all'alba), Prima (circa alle 6), Terza (alle 9), Sesta (alle 12), Nona (alle 15) e Vespri (al tramonto). La preghiera prima di coricarsi era detta Compieta.
Di notte la tradizione delle Vigiliae (i turni di guardia delle sentinelle) dette vita ai tre notturni, riuniti poi in un'unica celebrazione detta mattutino. Alcuni ordini monastici celebrano ancora oggi l'Ufficio delle letture nel cuore della notte, interrompendo il sonno.
Dall'ambito monastico, l'usanza di celebrare la liturgia delle ore (allora chiamata Ufficio divino) passò a tutti i chierici. Nel Medioevo, cominciò a essere usato il termine Breviario, per i libri che contenevano i testi dell'Ufficio, in quanto era originariamente un indice (abbreviazione) dei riferimenti ai brani liturgici da recitare.
La riforma liturgica del Concilio Vaticano II, al fine di rendere più semplice la celebrazione per i presbiteri moderni e per i laici, ha eliminato l'ora di Prima; ha concesso la possibilità di recitare ilMattutino a qualsiasi ora cambiandone il nome in Ufficio delle Letture; ha dato la possibilità di recitare una sola delle altre Ore (Terza, Sesta e Nona) chiamandola Ora media; ha ridotto la struttura: i 150 salmi, che prima erano recitati integralmente nel corso di una settimana, sono stati ordinati in un ciclo di quattro settimane. Oltre a queste modifiche, si sono esclusi alcuni salmi detti imprecatorii.

Voci correlate [modifica]

Collegamenti esterni [modifica]

venerdì 19 ottobre 2012

Jungla di città

Cari amici,prendo spunto da un film di Adriano Celentano intitolato "Bingo Bongo" ,in cui il protagonista è lo stesso Adriano,nelle vesti di uno strano primate alle prese con le nostre moderne città,in particolare con Milano,per parlarvi di ambiente e difesa della natura.Nel film Celentano esprime le proprie note inclinazioni ambientaliste che,peraltro ,condivido pienamente:le città in cui viviamo sono piene di pericoli per il corpo e per lo spirito,sono vere e proprie jungle selvagge in cui ognuno si comporta un pò come gli pare,dove l'inquinamento è ai massimi livelli e l'aria praticamente irrespirabile.Il grosso errore,guardando un pò indietro nel tempo,è stato quello dell'urbanizzazione selvaggia e senza regole che ha interessato l'Italia (parlo solo del nostro territorio) nel secondo dopoguerra,con l'avvento del boom economico degli anni Sessanta:sempre più persone si sono trasferite dalle campagne alle città che,con la cementificazione insana,si sono ampliate a danno del verde e della natura.Per risolvere il problema dell'inquinamento,secondo me,può giocare un ruolo fondamentale l'avvento delle auto elettriche,poco rumorose e ad impatto ambientale quasi nullo.Se si potesse realizzare daccapo una città,io sceglierei una maglia stradale quadrata,con cardi e decumani;in ogni isolato,abbastanza esteso,porrei singole villette o,addirittura,piccole case di campagna,con l'orticello annesso,in modo da creare quel giusto rapporto tra cemento e verde.Sicuramente prevederei amplissime zone verdi,creando dei veri e propri polmoni dislocati in varie zone e non concentrati,come è ad esempio Central Park a New York.Battiamoci dunque per un mondo più attento alle esigenze ambientali e diamo grande spinta alla green economy,cioè ad una scelta di impiego delle risorse che tenga conto anche della sostenibilità ambientale e delle future generazioni.


lunedì 15 ottobre 2012

Informazione automatica

Non vi è dubbio che siamo nell'era dell'informazione fluente;ciò ha una duplice valenza:da un lato possiamo conoscere qualsiasi tipo di informazione utile,dalle previsioni del tempo alle previsioni economiche,dalla politica allo sport,dalle ricette ai programmi televisivi,senza contare le notizie più disparate che si trovano su wikipedia, i manuali d'uso di PC od altri aggeggi tecnologici.Questi ambiti dell'informazione sono certamente una parte importante dell'informazione stessa ma oggi,col diffondersi dei social network,un altro tipo di informazione sta nascendo,anzi è già nata:l'informazione prodotta dalla gente comune.Bisogna fare attenzione allorquando si mettono nella pubblica piazza del web gli aspetti più intimi della propria vita,come si fa ,ad esempio,su facebook,con la possibilità di essere spiati.Insomma,informazione si,ma con dei paletti che riguardano la privacy di una persona:certi limiti non vanno oltrepassati.